Rosa Parks: madre dei diritti civili

Rosa_Parks_Wikipedia_MondoliberoQuando si parla di attivisti statunitensi non può non essere menzionata Rosa Parks, colei che ha fatto della lotta per i diritti civili la sua battaglia di vita tanto da essere ricordata come “The Mother of the Civil Rights Movement”.

Rosa aveva 42 anni quando la sera del 1 dicembre di 60 anni fa, di ritorno dal suo lavoro di sarta a Montgomery, si rifiutò con calma e dignità, di cedere il proprio posto sull’autobus ad un passeggero bianco salito dopo di lei. Il gesto le costò l’arresto e la galera per condotta impropria e disordine pubblico in quanto accusata di aver violato le leggi sulla segregazione di “Jim Crow” che consistevano nel obbligo dei neri a cedere il proprio posto ai bianchi quando nel settore a loro riservato non ve ne erano più di disponibili.

L’arresto di Rosa portò quella stessa sera a far si che cinquanta leader della comunità afroamericana, guidati dal pastore protestante e futuro premio Nobel per la Pace Martin Luther King, si organizzassero al fine di mettere fine ai lunghi soprusi dei bianchi contro i neri. Il giorno dopo l’accaduto si decise per il boicottaggio degli autobus da parte dei neri della città di Montgomery. Il boicottaggio dei mezzi pubblici si diffuse rapidamente anche perché la comunità afroamericana poté beneficiare del sostegno dei tassisti afroamericani che avevano adeguato le loro tariffe a quella degli autobus, seppur tali misure fossero in violazione delle leggi in vigore. Il boicottaggio si concluse dopo 382 giorni e maturò una forte campagna di protesta al termine della quale nel 1956, la Corte Suprema degli USA dichiarò all’unanimità incostituzionali le leggi di Montgomery e dell’Alabama che permettevano la segregazione sui pullman.

Probabilmente è proprio grazie a quel fermo no pronunciato da Rosa che agli afroamericani negli anni è stato concesso il diritto al voto, la possibilità di iscriversi all’università, il sacrosanto diritto di non essere discriminati.

Oggi, la storia di Rosa è più attuale che mai, e purtroppo nonostante sia stato eletto per la primissima volta un afroamericano come presidente e nonostante le diverse conquiste ottenute dalle persone di colore, in diversi stati dell’USA si rivive l’incubo dei soprusi razziali. Dall’omicidio di Michael Brown a Ferguson nell’agosto del 2014 fino a quelli di New York, Austin, Cleveland e North Charleston, dove si è registrato un uso eccessivo delle forze da parte di agenti bianchi contro cittadini neri, senza che vi fosse un’apparente giustificazione.
Ma proprio di fronte a tali fatti dobbiamo ricordarci di Rosa e dell’insegnamento che ci ha lasciato. La sua storia ci insegna difatti, che è possibile ribellarsi e combattere l’ignoranza, ci insegna che è possibile dire no, ci fa comprendere l’importanza di non piegarsi alla prepotenza dell’ideologia razzista.

Ci insegna a non desistere, ci invita altresì a trovare la forza, la volontà e la determinazione di reagire di fronte le ingiustizie, ci invita a fare il primo passo per cambiare ciò che non va, perché come lei stessa affermò: “Non devi avere paura di ciò che fai se sai che è la cosa giusta”.

Immagine articolo tratta da Wikipedia 

Pubblicato da

Francesca Sacco

“ Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee ma conservate i vostri principi". Victor Hugo

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